Presentazione della Bibbia di Gerusalemme

Nuova Bibbia di Gerusalemme Ed. Gigante (didascalia)

Nuova Bibbia di Gerusalemme 2009 (Ed. Gigante)

La Bibbia di Gerusalemme parla tutte le lingue del mondo cristiano ed è certamente la bibbia più diffusa in ogni parte del globo.

Rigore degli studi e affidabilità dei ricercatori l’hanno resa la più amata dai credenti, la più consultata dagli esperti, la più frequentata dal pubblico laico.

Si chiama “Bibbia di Gerusalemme” poiché nasce dal lavoro degli studiosi dell’École Biblique, la Scuola biblica e archeologica con sede a Gerusalemme, nei pressi dalla Porta di Damasco, gestita,  con decisa impronta internazionale, dai padri domenicani francesi.

Nell’immediato dopoguerra parte la prima edizione, che è costituita da una serie di 43 fascicoli, ognuno dei quali riferito a un singolo libro della Bibbia. Ogni volume contiene:

a) una presentazione del libro biblico cui si rivolge

b) una traduzione del testo partendo dall’originale ebraico/aramaico e greco

c) un apparato di note di ordine testuale e teologico.

Nel 1956 i fascicoli vengono riuniti in un volume unico, dal titolo “La Sainte Bible, che nel giro di poco evolve ne La Bible de Jérusalem, quale opportuno riconoscimento alla città e alla scuola da cui è nata.

Gli anni settanta sono gli anni del Concilio, c’è la riforma della liturgia, vengono fatti notevoli progressi nello studio degli scritti antichi e soprattutto un’accresciuta coscienza dei fenomeni linguistici e ideologici: tutti questi fattori spingono affinché si proceda a una radicale revisione de La Bible de Jérusalem.
Le introduzioni, le note, i quadri cronologici e riassuntivi e gli indici tematici di quella nuova edizione (1973) vengono tradotti in italiano e pubblicati a commento della traduzione ufficiale della CEI: nasce così nel maggio 1974 la prima Bibbia di Gerusalemme delle Edizione Dehoniane Bologna.

«Tradotta in dodici lingue e pubblicata in una quarantina di paesi, la Bible de Jérusalem del 1973 ha rappresentato per moltissimi lettori e per molte comunità o movimenti lo strumento più completo e maneggevole per entrare nell’universo e nel testo della Scrittura» (dalla prefazione di fr. Paolo Garuti op).
Proprio per la sua solidità scientifica la Bibbia di Gerusalemme, anche se è opera di soli cattolici, diviene infatti Bibbia di riferimento anche per i cristiani non cattolici. Contribuisce in modo radicale a creare una comune interpretazione biblica tra le Chiese cristiane.  L’evoluzione degli studi biblici e le scoperte archeologiche però non si arrestano: dopo un ventennio l’École Biblique mette in lavorazione una nuova revisione della Bible de Jérusalem ed è questa l’edizione di cui note, introduzioni, quadri esplicativi e indici vengono proposti oggi al pubblico italiano per accompagnare la nuova traduzione della CEI.

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